In UMBRIA con SANTA RITA DA CASCIA

Al secolo Margherita Lotti, nata a Roccaporena, è stata una religiosa italiana del monastero eremitano di Santa Maria Maddalena. Rimasta solo all’età di 36 anni, lasciò Roccaporena e provò ad entrare nel monastero di Santa Maria Maddalena di Cascia, ma non riuscì subito.

 

Si affidò alla preghiera e una notte in sogno vide apparire San Giovanni Battista, Agostino e Nicola da Tolentino. Si rese conto di quanto avessero contato nella sua vita e quanto da loro avesse appreso la contemplazione, la penitenza e la preghiera. Da lì, in modo inspiegabile si trovò all’interno del monastero di Cascia. Le consorelle rimasero stupite dal racconto di Rita e l’accolsero assecondando la volontà di Dio.

 

Un giorno, durante le sue solite preghiere, chiese a Gesù di partecipare al suo dolore e d’improvviso venne colpita da un fascio di luce, una spina staccatasi dal crocifisso le si conficcò in testa lasciandola una cicatrice sulla fronte che scomparve solo quando si recò a Roma per visitare le tombe di San Pietro e San Paolo, per poi ricomparire appena di ritorno a Cascia.

 

Poco prima della sua morte chiese ad una sua cugina di avere una rosa e due fichi della sua casa natia. Nonostante il freddo inverno, la cugina li trovò e li portò alla Santa che il 22 Maggio 1147 raggiunse la Casa di Dio.

 

Da qui la rosa divenne il simbolo di Santa Rita.

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